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GLI IPPOPOTAMI E LE BALENE SONO PARENTI?

I resti dello scheletro di un’antica balena ritrovati lo scorso anno in Pakistan hanno permesso di confermare che queste gigantesche creature marine discendono dai primi antenati delle pecore, dei cervi e soprattutto degli ippopotami. Il nuovo scheletro è il primo e l’unico che racchiuda sia ossa delle zampe simili a quelle delle pecore sia ossa del cranio di una balena arcaica. Il fossile, datato a 47 milioni di anni fa, è stato trovato dal professor Philip D. Gingerich, dell’Università del Michigan, e dai suoi colleghi della Geological Survey of Pakistan. Il dubbio che a lungo ha diviso i ricercatori consiste nel capire perché le balene, animali a sangue caldo, molto diverse da ogni altro mammifero, ritornarono a vivere nei mari e quali fossero i loro antenati terrestri. Già nel 1950, alcuni ricercatori giunsero alla sorprendente conclusione che le balene sono strettamente imparentate con gli artiodattili, un gruppo di animali dotati di zoccoli, che comprende le mucche, le pecore, le capre, i cervi e gli ippopotami. Ma i paleontologi, che cercano di ricostruire la storia dell’evoluzione usando i fossili, trovarono difficile accettare questa spiegazione. Il professor Gingerich ha cercato fin dal 1970 alcune prove che permettessero di risolvere il problema e, all’inizio degli anni novanta, scoprì in Egitto il Basilosauro, una balena fossile con le zampe. Gli artiodattili hanno ossa delle parte inferiore delle zampe completamente diverse da quelle di ogni altra creatura, vivente o estinta, per cui il confronto con le balene più antiche può fornire indizi importanti sulla loro parentela. Ma il Basilosauro si era già evoluto fino al punto che le sue zampe erano inutili per spostarsi e quindi le sue ossa sono troppo rudimentali per un confronto. Il fossile trovato lo scorso anno ha finalmente permesso di verificare le somiglianze con gli artiodattili, grazie alla presenza di tutte le parti interessanti per lo studio.
Fonte: Le Scienze
Cronologia: Preistoria
Link: http://www.lescienze.it/index.php3?id=3508

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